Una poesia per Claretta

Una cortese signora spagnola ci ha inviato una lettera con una poesia dedicata a Claretta Petacci. Riteniamo doveroso, ormai prossimi all’anniversario dell’uccisione dell’amante del Duce, pubblicarla integralmente:


Estimad@s señor@s: les envío un soneto en el que nombro a Clara Petacci más o
menos directamente, les envío la traducción al italiano que ha hecho un amigo
mío junto al original en español.

Les saluda muy cordialmente

Teresa

Il colore della pioggia si è addormentato
nell’angolo sinuoso del mio viso,
linciata dal paese come Clara,
tremula davanti al tempio dell’oblio.

Sono ombra di donna immacolata
che avvolge le soffitte e li bacia
e a chi dà la mano e a chi duole
squartare la culla e il reticolato.

Argenti mangerò nella sepoltura,
nasconderò il mio pianto nella pazzia,
il nero quasi puro se non fosse

per la schiuma di un mare e il suo arbitrio,
il gabbiano che vola sopra il fiume
e sa che non esiste già la riva.

El color de la lluvia se ha dormido
en la esquina sinuosa de mi cara,
linchada por el pueblo como Clara,
temblorosa ante el templo del olvido.

Soy sombra de mujer inmaculada
que azota los desvanes y los besa
y que le tiende la mano y que le pesa
descuartizar la cuna y la alambrada.

Azogue comeré en la sepultura,
esconderé mi llanto en la locura,
el negro casi puro si no fuera

por la espuma de un mar y su albedrío,
la gaviota que vuela sobre el río
y sabe que no existe la ribera.

Guido Mussolini non si arrende!

Gli avvocati di Guido Mussolini hanno avanzato formale domanda di riapertura delle indagini per l’uccisione di Benito Mussolini. L’istanza è stata inviata alla Corte d’Appello di Milano, alla Procura di Como, al pubblico ministero Maria Vittoria Isella, alla Procura Generale presso la Corte Suprema di Cassazione di Roma.


I particolari nell’articolo apparso sul Corriere di Como Online del 10 Aprile 2009 che riportiamo fedelmente di seguito.

Caso Mussolini, chiesta la riapertura

L’avevano annunciato. Ora hanno materialmente compiuto il primo passo. Gli avvocati di Guido Mussolini, nipote del duce, hanno formalmente avanzato la domanda di riapertura delle indagini per l’uccisione del fondatore del fascismo. L’istanza è stata inviata a mezzo raccomandata alla Corte d’Appello di Milano, alla Procura di Como – e nello specifico al pm Maria Vittoria Isella – e alla Procura Generale presso la Corte Suprema di Cassazione di Roma.
«Il primo elemento – spiega l’avvocato Morganti – è che proprio nelle conclusioni del giudice per le indagini preliminari di Como venne stabilito che l’uccisione di Benito Mussolini avvenne il 28 aprile 1945 ma nella casa De Maria, dove il duce e Claretta Petacci vennero sorpresi in posizione supina e in abbigliamento succinto». In realtà, poi, l’archiviazione maturò proprio per l’affermata mancanza di premeditazione del delitto, per la sopraggiunta prescrizione dei fatti, per la mancata considerazione dello status di Capo di Stato della Rsi di Mussolini e comunque perché l’episodio fu definito atto di guerra. Fattore, questo, che se non riconosciuto avrebbe potuto aprire qualche spiraglio in più sulla prosecuzione della vicenda processuale.
«Il Tribunale di Como – prosegue l’avvocato Morganti – ha però stabilito con certezza che fu un omicidio e noi chiediamo dunque che si individuino gli autori materiali del reato e i mandanti. Ma soprattutto chiediamo che si cerchino di acquisire i documenti giacenti nell’Archivio storico britannico e al ministero per gli Affari esteri d’Italia, e ancor più i film esistenti nella sede centrale della Cia negli Usa. Servirebbe poi procedere al sequestro della pistola e del mitra precedentemente giacenti al Museo nazionale di Tirana, in Albania, e ora misteriosamente spariti». Tutti materiali – compresa altra documentazione «giacente nell’Archivio storico britannico a firma dell’ambasciatore del Regno Unito in Italia e inviata all’epoca a Winston Churchill» – che secondo i legali del nipote del duce potrebbero giustificare la riapertura delle indagini sul fatidico 28 aprile 1945.
In attesa di sviluppi, comunque, gli avvocati di Guido Mussolini – probabilmente accompagnati dal nipote del duce – saranno a Como alla fine di aprile. «Probabilmente proprio il 28, lo stesso giorno dei fatti del 1945 – dice l’avvocato Luciano Randazzo – E questa volta siamo convinti di riuscire ad andare fino in fondo su una vicenda che deve essere chiarita una volta per tutte». Insomma, ancora una volta, il giallo dei gialli farà discutere. Se nelle aule di Tribunale o soltanto nei bar del Lario è ancora tutto da scoprire.

Emanuele Caso

Mussolini scrive di Claretta ….

Mussolini scrive riguardo alla sua amante Claretta Petacci: “i suoi occhi erano come quelli del gatto cambiavano colore, l’amore è il più caldo dono che Dio ha dato all’uomo”. E’ una delle anticipazioni di un libro di prossima pubblicazione sui diari segreti del Duce di Marcello dell’Utri in occasione di un convegno del circolo del Buon Governo Irpinia presieduto dall’onorevole Marco Pugliese tenutosi a Torella dei Lombardi in provincia di Avellino.

Come è noto, i presunti diari di Mussolini sono gelosamente custoditi dal senatore dell’Utri che ne ha tratto un libro dal titolo “I diari inediti di Mussolini” che andrà in stampa presumibilmente verso la fine di quest’anno. Il Mussolini che esce fuori dagli scritti è molto diverso da quello che una Storia di parte ci ha tramandato.

Ma i diari in possesso a dell’Utri sono autentici? Il senatore del PdL, incalzato dal giornalista di RaiDue Luciano Guelfi, chiarisce: “Se fossero falsi sarebbe stato un genio l’autore. Ci sono episodi della vita che nessuno poteva conoscere annuncia Dell’Utri e questa confidenza è stata fatta direttamente da Romano Mussolini. Poi c’è una perizia calligrafica e anche i tempi e i modi coincidono con la storia”.

Fonte

Claretta Petacci: i diari del 1938

Ogni anno vengono resi pubblici tutti i documenti secretati risalenti a 70 anni prima. Quest’anno è stata la volta dei diari personali di Claretta Petacci datati 1938. In quell’anno Mussolini aveva 54 anni e la sua amante solo 25. La loro relazione era nel pieno fulgore. Mussolini aveva conosciuto la Petacci nel 1932.

Nel 1936 erano diventati amanti. La relazione era tenuta segreta. Il Duce telefonava spesso a Claretta che era molto gelosa conoscendo bene l’animo donnaiolo di Mussolini.

Dai diari della giovane non trapelano retroscena politici, ma mostrano un Mussolini innamorato e appassionato che tra gli impegni di un anno difficile come il 1938 trova il tempo per sentirla sistematicamente più volte al giorno, spesso per incontrarla per poi tornare a casa da donna Rachele.

Le pagine dei diari di Claretta del 1938 sono state sintetizzate da Mauro Suttura e pubblicate su “Oggi” del 4 marzo 2009. Uno stralcio si può leggere sul blog dell’autore a questo indirizzo.