Quante sono le donne fasciste o presunte tali uccise da partigiani molte a guerra finita? E’ difficile dirlo. I contenuti di questa pagina sono provvisori, li aggiorneremo appena possibile.
Jolanda Crivelli aveva vent’anni
La storia dell’ausiliaria della Saf (Servizio ausiliario femminile della Repubblica Sociale Italiana) Jolanda Crivelli. Aveva solo 20 anni ed era la giovanissima vedova di un ufficiale del Battaglione M, ucciso a Bologna durante la guerra civile, in un agguato dei “sapisti” (costola della banda comunista dei gap). Il 26 aprile Jolanda Crivelli raggiunse Cesena, la sua città natale, per tornare dalla madre, che viveva sola. Immediatamente, come capitava in quei terribili giorni, fu riconosciuta e additata da suoi concittadini ad alcuni partigiani comunisti:”È una fascista, moglie di fascista!”. Percossa a sangue, torturata, verosimilmente violentata, denudata, fu trascinata per le strade di Cesena tra gli sputi della gente. Davanti alle carceri fu legata a un albero e fucilata. Il cadavere nudo, rimase per due giorni esposto a tutti come ammonimento per tutti i fascisti. continua
Giuseppina Ghersi
Tre partigiani comunisti rapiscono, stuprano e assassinano una bimba di 13 anni colpevole di aver scritto un tema su Benito Mussolini.
Rolando Rivi
Rolando Rivi, seminarista cattolico, fu picchiato a morte nel ’45 all’età di 14 anni dai partigiani. Il 28 marzo 2013 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le cause dei santi a promulgarne il decreto che ne riconosce il martirio.
Eccidio di Schio
La strage di Schio: due mesi dopo la fine della guerra, un gruppo di ex partigiani della Brigata Garibaldi e agenti della Polizia ausiliaria partigiana irrompono nel carcere mandamentale di Schio, in provincia di Vicenza, massacrando 54 detenuti ex fascisti e ferendone altri 17.