Italiani: sbagliato uccidere Benito Mussolini

Italiani d’accordo: sbagliato uccidere Benito Mussolini

di ALESSANDRO GNOCCHI

Mussolini non doveva morire. Piazzale Loreto è una vergogna nazionale. È l’opinione del 51% degli italiani interpellati dall’Ispo di Renato Mannheimer in occasione di un sondaggio i cui dati completi sono stati comunicati ieri sera a Porta a Porta. Il mito dell’antifascismo duro e puro si direbbe tramontato per sempre. E ancora più ampio sembra il fossato che divide gli editorialisti dei giornali progressisti dal resto del Paese. Solo l’8% del campione ha dichiarato di

ritenere giusta l’esecuzione del Duce perché «erano cose normali che succedevano in guerra». Il 32% avrebbe voluto, prima della fucilazione, un «regolare processo». Ma il 51%, come si diceva, si è dichiarato del tutto contrario alla morte di Mussolini. Nel dettaglio, il 45% avrebbe voluto un processo senza condanna alla pena capitale; il 6% avrebbe rimesso il Mascelluto direttamente in libertà. Dati del tutto analoghi a quelli ottenuti per Saddam Hussein (contrario al patibolo il 65 % del campione intervistato).

tratto da Libero-news

Esecuzione di Saddam: Bagdad zittisce Prodi

L’impiccagione dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein ha aperto una polemica tra il governo di Bagdad e molti governanti europei in particolare con Prodi che si era dichiarato sgomento per l’accaduto.
Yassim Majid, uno dei consiglieri del premier iracheno Nuri al Maliki, in una intervista telefonica all’emittente Tv di stato al Iraqiya, ha respinto con durezza

le critiche avanzate nei confronti di Bagdad da diversi paesi europei riguardo all’esecuzione dell’ex ras.
Il consigliare iracheno ha puntualizzato che Saddam è stato condannato in un processo regolare e che la questione è un affare interno dell’Iraq aggiungendo: «Coloro che ci criticano hanno forse dimenticato i crimini commessi dal regime di Saddam Hussein contro gli iracheni e contro l’umanità ».

Poi, ha replicato al premier italiano Prodi ricordando che «alla fine della seconda guerra mondiale, Mussolini è stato processato per un solo minuto. Il giudice gli ha chiesto il suo nome e alla risposta “Benito Mussolini” gli ha detto: il tribunale vi condanna a morte e la sentenza è stata eseguita immediatamente».

Yassim Majid ci ha risparmiato il resto, forse non essendone a conoscenza, non citando la vergogna di Piazzale Loreto e l’eliminazione di Claretta Petacci, un crimine che nessun tribunale regolare militare o civile avrebbe mai potuto avallare.